La più grande foto panoramica del mondo nasce in Italia, debutta oggi su Internet e porta impresso il marchio delle tecnologie Apple. Stiamo parlando del progetto In2White, uno scatto del massiccio del Monte Bianco realizzato con 70mila singoli scatti, poi montati usando due Mac Pro, che permette di esplorare la montagna più maestosa e imponente d’Europa avvicinandola nei suoi più minimi dettagli.
La portata tecnica, ma anche logistica dell’impresa realizzata da Filippo Blengini che ha lavorato per un anno intero ad essa, la raccontano i numeri. Di questi il più impressionante e comprensibile a tutti sono le dimensioni che la foto avrebbe se fosse stampata a 300 dpi, una risoluzione tipica di una immagine che abbiamo in casa: 101,6 metri di lunghezza e 28,7 metri di larghezza. Di fatto la mostruosa fotografia coprirebbe la superficie di un intero campo da calcio.
Tecnicamente si tratta di una foto da 365 gigapixel, acquisita mediante una Canon 70D con Canon EF 400mm f2.8 is II con un estensore di focale 2X III, il tutto montato su una testa motorizzata Rodeon PiXpert. L’immagine trattata, come accennato, con software Adobe (Photoshop e Lightroom) è stata montata su macchine Apple. Sono stati usati due Mac Pro, uno da 12 Gb e uno da 32 Gb di Ram e due monitor, sempre Apple, uno da 24 e uno da 27 pollici, connessi a NAS e DAS Promise e un disco SanDisk da 1 TB che hanno processato 46 TB di dati, pari 11,400 DVD.
Come spiega l’autore, il file è ben oltre i limiti di Photoshop. Sono stati così creati 14 file PS da 60/70 GB l’uno. Poi l’immagine è stata suddivisa un mattonelle da 256×256 pixel usando una tecnica simile a quella che usa Google per le sue immagini satellitari. L’immagine finale è stata un file di 70 GB che permette di scorgere dettagli incredibili, dalle corde delle vie ferrate, ad escursionisti sulla neve. In un dettaglio possiamo arrivare quasi a leggere gli avvisi di sicurezza sulla cabinovia che attraversa il ghiacciaio. Scorrendo la foto si notano altri dettagli incredibili: alpinisti a passeggio, strutture e persino un’aquila in volo.
Tecnicamente va segnalata la grande qualità del sito Internet che presenza lo scatto. La fruizione è fluida, abbiamo anche una visita guidara ai dettagli più significativi dello scatto, un “making of”, un doveroso elenco degli sponsor tecnici. Infine va segnalato che la foto è perfettamente fruibile anche da iOS, un’altra attenzione al mondo Apple e alla mobilità.
Dal punto di vista logistico, l’immagine è stata scattata mettendo insieme più sessioni, dal 24 ottobre al 2 novembre a 3500 metri di altezza, portando l’attrezzatura con un’ora di cammino dal punto di appoggio più vicino.
Via Macitynet